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Torino Juventus 2-1: granata belli e fortunati, derby dopo 20 anni

Tre pali bianconeri. Darmian e Quagliarella rimontano Pirlo

La lunga attesa granata è finita, con una vittoria che ha rallentato il countdown tricolore dei bianconeri. Tutto in un pomeriggio di emozioni in campo e scontri fra i tifosi, con il Toro in festa, dopo vent'anni nel derby con la Juve. I granata, al 95', per lunghi minuti rimasti sotto la curva a prendersi i meritati applausi. Il 2-1 all'Olimpico subalpino ha restituito ai fans granata gioia anche nella stracittadina che era diventata stregata. La squadra di Ventura è stata brava a rimontare dallo svantaggio con i gol del suo gioiello Darmian e dell'ex Quagliarella. L'aveva detto Allegri, "per lo scudetto non abbiamo fretta" ed il Torino di Ventura, all'ennesima impresa sotto la sua conduzione, l'ha accontentato. Una magia di un Pirlo tornato in forma smagliante, splendido combattente a centrocampo quando c'è da recuperare palloni, e perfetto nelle punizioni, ha illuso forse la Juventus, ma non ha demoralizzato il Toro, trascinato dal suo pubblico fremente.

Un derby caldo nelle ore precedenti, con il pullman della Juve assediato da centinaio di tifosi del Torino, danneggiato e bersagliato con bottiglie di vetro, sassi, uova, calci, pugni e manat; e scaramucce tra i tifosi e poi pericolosi lanci di grossi petardi nello stadio, con tanto di feriti in ospedale. Un derby da incorniciare, però, per i tifosi granata: quando capiterà più la Juve contro i granata colpirà tre pali (Pirlo su punizione, due volte Matri)? Fortuna a parti invertite, per una volta, ma è stato spesso il Toro a condurre le danze, in verità a ritmi spesso da valzer lento, almeno fino al gol di Pirlo. Anche se la Juve ha tenuto testa, a dispetto delle fatiche e delle emozioni di Coppa e della formazione rimaneggiata.

Allegri ha mischiato le carte: 4-3-1-2, con Pereyra e Morata alle spalle di Matri; niente Marchisio, squalificato, e neppure Barzagli, Chiellini e Tevez, tutti in panca. Ventura ha risposto in pratica piazzando i suoi tre difensori, Maksimovic, Glik, Moretti. Ritmo lento ma difesa bianconera in affanno e per il Toro è stato facile affacciarsi al tiro, con Benassi (6') e Quagliarella (rasoterra all'8). La Juve ha risposto con un assist al bacio di Pirlo, sciupato da Morata (12'), poi Glik di un soffio ha tolto la palla dal piede di Matri (18'); proteste di Pereyra per un mani di Moretti, destro di Darmian (26'); Morata è caduto a contatto con Moretti e ha chiesto il rigore. Ed ecco l'errore di Gazzi, combattivo come sempre ma impreciso: altro gioiello di Pirlo dal limite e 1-0 Juve.

Sembrava fatta per i bianconeri, ma la Juve un po' molle ha concesso campo al contropiede granata: Quagliarella ha avuto tutto di controllare il pallone, superare Bonucci e crossare per l'accorrente Darmian: 1-1. Il sogno Toro è diventato realtà al 12', sull'asse El Kaddouri-Darmian-Quagliarella. Ecco allora Tevez al posto di Morata (20') e la Juve si è fatta più pungente: testa di Vidal fuori di pochi centimetri, poi è cominciato lo show dei pali bianconeri: Pirlo su punizione, colpo di testa di Matri ed ancora l'ex Milan e Genoa con un tiro-cross. Miracolo di Padelli su Sturaro (30'), gol annullato al Toro per fuorigioco di Martinez. Emozioni fino al 95', interminabile per i fans granata. L'ultimo pallone è arrivato sui piedi di Pirlo, ma un rimbalzo strano questa volta ha beffato il 'Professore': all'andata il suo gol al 92' aveva fatto piangere i granata.

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