Nella pancia di un 'orso'..., sfida vinta

(Tutte le foto dal sito del Museo della caccia e delle scienze naturali)
E' stato 13 giorni dentro la pancia di un 'orso'...finto. Oltre 1.123.200 secondi chiuso dentro uno spazio angusto per 'riappropriarsi' dello spazio e del tempo.... L'artista francese Abraham Poincheval il 14 aprile ha portato a termine l'ennesima performance, iniziata il primo aprile. Ora può tornare alla vita di tutti i giorni. 

La sua sfida, l'inizio.
Dal primo aprile, ma non è uno scherzo. Abraham Poincheval - un artista francese di 43 anni, specializzato in performance estreme - ha deciso: passerà tredici giorni dentro un 'orso'. E' vero, l'animale è finto, ma l'impresa è lo stesso notevole. La performance si sta svolgendo nel centro di Parigi, all'interno del Museo della caccia e delle scienze naturali. 
Nel ventre dell'animale Poincheval ha tutto l'occorrente per sopravvivere...cibo (liofilizzato), acqua, libri e anche privacy. Infatti, quando lo vorrà potrà spegnere la telecamera.

Ma attenzione nessun dispositivo che lo colleghi all'esterno. Poincheval ha scelto di restare "isolato", nessun telefonino, nessuna radio, nessuna tv. Solo un orologio da polso che gli permette di regolarsi per l'orario dei pasti (solo due volte al giorno). L'"orso", vuoto pesa ben 115 chilogrammi ed è realizzato di compensato, gesso e polistirolo espanso.

L'artista, che è alto 1,72 m e pesa 55 kg, non è alla sua prima performance estrema. Una settimana è rimasto murato in una biblioteca, per otto giorni, invece, sepolto nella parte anteriore del municipio di Tours. Ma questa è la prima volta che l'impresa dura così tanto.

E il museo dalle pagine del suo sito spiega: "Come l'orso lui vivrà in uno stato di ibernazione, in uno stato di sonnolenza artificiale..., in cui potrà meditare e riappropriarsi dello spazio e del tempo". 

Un'ultima curiosità: i visitatori del museo potranno scrutare l'interno dell'orso, da uno spioncino posto proprio sotto la coda e da lì potranno anche conversare con Poincheval, per distrarlo un po'...