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A Salone Ricostruzione L'Aquila 'modello' Comune Fontecchio

A Salone Ricostruzione L'Aquila 'modello' Comune Fontecchio

Sindaco Ciancone, 'Casa e bottega' intervento di housing sociale

L'AQUILA, 04 aprile 2014, 20:46

Redazione ANSA

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La trasformazione in chiave architettonica delle favelas sudamericane per favorirne il recupero sociale: dal Sudamerica all'Abruzzo per raccontare il virtuoso modello proposto dal Comune di Fontecchio (L'Aquila), insieme agli esempi d'oltreoceano riportati da Carlo Pozzi, direttore del Dipartimento di Architettura dell'Università di Pescara, sono stati tra gli argomenti salienti che hanno animato la terza giornata del salone della ricostruzione in corso di svolgimento all'Aquila. "L'utilizzo etico più opportuno da applicare nella ricostruzione non è quello di valorizzare tout court il bene tutelato, ma di usarlo strumentalmente per rafforzare la coesione sociale all'interno del paese - ha spiegato il sindaco del comune dell'Aquilano, Sabrina Ciancone -. Con il progetto 'Casa e bottega' abbiamo avviato un intervento di housing sociale che consente di risiedere e lavorare in una comunità. In questo modo le proprietà immobiliari pubbliche, oggetto di finanziamento, hanno una destinazione etica e non speculativa.
    Dieci abitazioni e otto botteghe saranno assegnate con un bando internazionale a giovani coppie". La terza giornata dell'evento promosso da Ance Abruzzo, insieme con Ance L'Aquila, Ance Chieti, Ance Teramo e Ance Pescara, e Carsa, società di comunicazione integrata, ha proposto anche l'esperienza di una professionista turca, l'architetto Nurgül Türker, incentrata su una sorta di immobiliare di Stato che si occupa di social housing e che ha fronteggiato la ricostruzione post-emergenza in diversi Paesi colpiti da catastrofi naturali. Emilio Nusca, coordinatore dei sindaci dei Comuni del cratere, ha posto l'accento sulla necessità che la Regione si appropri del ruolo propulsore nel raccogliere le istanze che vengono dal basso per inserirle nella programmazione dell'ente.
    "Solo creando un sistema virtuoso che coinvolga amministratori e comunità locali, Regione e Governo - ha spiegato Nusca - e condividendo una visione unitaria, riusciremo a dare risposte al territorio, ma soprattutto a superare il limite dei singoli confini territoriali per immaginare e realizzare uno sviluppo organico in armonia con l'Abruzzo intero". In un paese realmente smart country, secondo Pierluigi Properzi, consigliere comunale di opposizione dell'Aquila e presidente dell'Istituto Nazionale Urbanistica Abruzzo e Molise, non sarà mai possibile fino a quando non si avrà un modello di sviluppo sociale che può solo partire dal livello locale e da esso irradiarsi oltre i propri confini.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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