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Eco-giro del mondo, Project Kune continua in Sud America

Eco-giro del mondo, Project Kune continua in Sud America

Partiti dall'Abruzzo a giugno, ora verso traversata del Pacifico

SCANNO, 28 aprile 2024, 09:42

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ventitré Paesi e due continenti in 328 giorni, tra autostop, corse in autobus e un passaggio transoceanico in barca a vela durato trentacinque giorni per raggiungere le sponde del Sud America dalle Canarie e proseguire oltreoceano, rigorosamente senza aereo, il "Project Kune", il giro del mondo ecosostenibile a cui hanno dato il via due giovani amici, il padovano di origini abruzzesi Tommaso Farina e lo spagnolo Adrian Lafuente, il 5 giugno scorso da Scanno (L'Aquila), scegliendo l'azienda agricola "Gregorio Rotolo" come specifico luogo di partenza per un viaggio che durerà due anni alla ricerca di iniziative green. La fase europea è terminata lo scorso autunno, con 14 Paesi e la memorabile esperienza in Norvegia di ristrutturazione di un faro sulle isole Lofoten in cambio di ospitalità, poi il lungo passaggio atlantico in catamarano con ben tre incidenti alla vela principale. Ora l'avventura continua in Sud America, mettendo alla prova se stessi ma anche consolidati luoghi comuni: "Abbiamo deciso di attraversare per intero il Venezuela, nonostante sia fortemente sconsigliato da tutti. Ci siamo approcciati sempre con sensibilità e prudenza, e si è rivelato un Paese bellissimo, pieno di belle persone", racconta all'ANSA Tommaso Farina, dopo aver risalito il Rio delle Amazzoni in barca per un viaggio di 5 giorni insieme a decine di migranti in fuga.
    "In Brasile abbiamo scoperto l'interessante figura della segretaria dei popoli indigeni. Siamo riusciti a contattarla e ad andare ad intervistarla di persona. Ricopre un importante ruolo politico per la salvaguardia dei popoli locali contro agro business, deforestazione, sfruttamento: una vera e propria guardiana della foresta Amazzonica".
    "Questo continente ci sta portando molto fuori dalla nostra comfort zone. Storie di povertà e ingiustizia sociale sono molto più marcate e ci stanno facendo rendere conto di come sia difficile parlare di sostenibilità con persone che non possono pensare a qualcosa di diverso dal portare il cibo a casa a fine giornata. Ma tante associazioni ci hanno accolto a braccia aperte per farci vivere parte dei loro progetti per la sostenibilità, dall'agricoltura rigenerativa, alla lotta contro la malnutrizione, alla coltivazione di frutti tipici per la cosmesi".
    Ora inizia una fase di rapida risalita del continente latino per tornare in tempo, prima della stagione degli uragani, a Panama per cercare un altro passaggio in barca a vela, questa volta però per un'impresa ancora più lunga e rischiosa di quella dell'Atlantico: la traversata del Pacifico per raggiungere l'Asia.
    Nonostante il budget minimo di 32mila euro in due, la stanchezza dovuta ai frequenti spostamenti in disagevoli autobus per corse anche di 36 ore, nottate in ripari di fortuna o in tenda, il viaggio è ben lungi dall'essere agli sgoccioli: "nostro prossimo obiettivo è la traversata di circa due mesi e mezzo: raggiungere l'Asia in barca è quello che vogliamo anche se siamo consapevoli delle difficoltà dell'impresa".
   

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