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ANSAcom - In collaborazione con Deloitte
“L'Italia ha tutte le carte in regola per giocare le grandi partite di questi anni. Siamo la seconda manifattura europea e con l’export che cresce a livello mondiale possiamo avere l’ambizione di affrontare le transizioni digitale e quella ambientale, giocando un ruolo di primo piano in queste trasformazioni epocali” ha dichiarato all’Ansa Fabio Pompei, ceo di Deloitte Italia, unico Knowledge Partner di Confindustria per il B7, l’autorevole Engagement Group istituito in seno al G7 guidato da Emma Marcegaglia e il cui forum si è svolto oggi a Verona nella sede di Confindustria. “È chiaro, d’altra parte, che si tratta di una partita che non si gioca solo sul piano nazionale, ma a livello europeo. Oggi come Unione Europea ci troviamo a confrontarci con potenze come gli Stati Uniti che hanno investito molto più di noi sulla riconversione dei sistemi produttivi, si pensi, per esempio, all’Inflation Reduction Act. Come ha ribadito la presidente Marcegaglia: tutta l’Europa vive una crisi del suo modello di crescita che ne mette a rischio la competitività. La risposta deve essere a livello europeo” ha continuato il ceo di Deloitte Italia. Parlando di Italia ed Europa, poi, Fabio Pompei ha evidenziato cosa serve al Paese per cogliere le opportunità del Pnrr. “Serve un cambio di passo e una più stretta collaborazione tra pubblico e privato per indirizzare lo sviluppo economico del nostro Paese da qui ai prossimi decenni” le sue parole. “Le sfide legate all’innovazione e alla digitalizzazione e le relative implicazioni tecnologiche, infrastrutturali, formative e di nuovi investimenti, sono protagoniste dell’epoca che stiamo vivendo. La trasformazione digitale e l’Intelligenza Artificiale hanno un potenziale rivoluzionario e una rapidità di evoluzione senza precedenti che, se adeguatamente indirizzati, permetteranno di aumentare produttività e competitività in tutti i settori, favorendo al contempo una crescita più inclusiva. Per cogliere appieno le opportunità di questa rivoluzione è necessario che imprese e Istituzioni dei G7 lavorino a stretto contatto, accompagnando le nostre economie nel radicale cambiamento in atto” ha concluso il ceo di Deloitte.
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