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Virus sinciziale costa 63 milioni alla sanità, oltre 6 nel Lazio
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In collaborazione con Consiglio Regionale Lazio
Ogni anno nella regione 23mila bimbi ricoverati o gestiti da Ssn
Andrea Marcellusi, Università di Roma Tor Vergata, durante il convegno - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale Lazio
I costi sanitari diretti del virus respiratorio sinciziale, prendendo come stima quella di alcune analisi secondo cui sono oltre 230mila i casi ogni anno di ricorso al servizio sanitario nazionale, ammontano a 63 milioni di euro. Con quella cifra si potrebbero coprire due stagioni vaccinali antinfluenzali nei bambini. Lo spiega Andrea Marcellusi, dell’Università di Roma Tor Vergata, presidente eletto Ispor Italy Rome Chapter, all’incontro 'Infezioni da Rsv: nuovo strumento per la tutela della salute dei bambini' al Consiglio Regionale del Lazio. “Nel Lazio, nello specifico - aggiunge - si stimano oltre 23 mila eventi acuti di bambini che vengono ricoverati o gestiti all'interno del sistema sanitario ogni anno e con un costo complessivo di oltre 6 milioni di euro. Quindi anche in questo caso un impatto rilevante sulla spesa regionale e sul sistema sanitario. Sia in termini economici che di gestione all'interno delle strutture ospedaliere”. “La possibilità di gestire con una prevenzione sui bambini, su tutti, sia ai nati pretermine che a termine - conclude - potrebbe gestire e garantire un miglioramento dell'efficienza gestionale di questi eventi, con la riduzione degli eventi e il fatto che quei pochi che comunque si verificheranno potranno essere gestiti nella maniera ottimale”.
ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale Lazio
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