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Interrati 6,5 quintali di scarti al giorno

Arresto Gravante

Interrati 6,5 quintali di scarti al giorno

Riceveva sussidi per benessere animali ma vivevano in liquami

CASERTA, 28 ottobre 2014, 13:54

Redazione ANSA

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Nel corso degli anni, almeno dal 1994 fino a qualche anno fa, secondo quanto hanno accertato gli investigatori della Forestale anche sulla base delle dichiarazioni di un ex dipendente, nella grande azienda zootecnica di Giuseppe Gravante sarebbero stati interrati e bruciati su una superficie di 100 metri quadrati e ad una profondità di 3 metri tutti gli scarti dell'attività di imbottigliamento con il marchio Foreste Molisane (bottiglie in tetrapak o in pet ed etichette in carta e plastica), per un equivalente di 6,5 quintali al giorno.
    L'azienda valse a Gravante anche la cittadinanza onoraria nel 2007 da parte del Comune di Gioia Sannitica come "re del latte".
    L'attività di imbottigliamento non è però più esercitata da quasi un anno, in quanto la società proprietaria del noto marchio, l'Azienda Agricola il Torcino spa, facente parte del gruppo Gravante, è stata dichiarata fallita dall'autorità giudiziaria il 17 gennaio scorso perché, secondo la Procura di Santa Maria, sarebbe stata svuotata di beni e soldi con lo scopo di non pagare i fornitori e tutti gli asset sarebbero stati trasferiti verso altre compagini societarie del gruppo, tra cui l'''Azienda del Matese'' e la "Nat.Ali", senza alcun ritorno economico per la prima.
    "Da questa mattina - ha spiegato il comandante del Corpo Forestale di Caserta Michele Capasso - i mezzi del 21° Reggimento del Genio Guastatori dell'Esercito stanno scavando nell'azienda di Gioia Sannitica alla ricerca dei rifiuti interrati in base ad un decreto di ispezione dei luoghi". Tra i rifiuti già trovati anche carcasse di bufale. Dalle indagini sono inoltre emerse anche le pessime condizioni in cui venivano tenuti gli animali. Secondo un ex addetto, si legge nell'ordinanza di arresto, "la situazione era insostenibile, gli animali erano sommersi di liquami che tracimavano, e intanto il Gravante riceveva un sussidio pubblico di 70 euro per il benessere di ciascun animale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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