Giovani consigliere comunali
prostitute per finta, due belle ragazze con tacchi a spillo,
scollature abbondanti e minigonna che attirano clienti su una
strada pericolosa, fissano la tariffa per la prestazione, si
prestano al gioco per denunciare, insieme con il loro sindaco,
l'abbandono da parte dello Stato per un territorio
caratterizzato da prostituzione, criminalità, degrado ambientale
e sociale. E ai clienti il primo cittadino, con tanto di fascia
tricolore, mentre è in corso la 'contrattazione', ripresa da
telecamere, interviene e consegnando loro, provocazione nella
provocazione, un depliant per fare, dopo il rapporto a
pagamento, anche la raccolta differenziata.
Accade sulla strada statale Domiziana, località Pinetamare, a
Castel Volturno, provincia di Caserta, dove, come racconta il
quotidiano 'Il Mattino', il sindaco Dimitri Russo, con la
collaborazione delle consigliere Anastasia Petrella e Stefania
Sangermano, ha voluto denunciare lo stato di isolamento del suo
Comune rispetto ai problemi che soffocano un territorio
conosciuto ormai come parte della 'terra dei fuochi', luogo di
dilagante prostituzione e spaccio di droga, zona dove è presente
storicamente una forte comunità di immigrati africani, regno
della criminalità organizzata, di stragi di camorra ma anche di
esempi significativi di volontariato. Il primo cittadino ha
voluto anche un video, uno spot che testimonia la messa in scena
per la quale è stato coniato anche un hashtag: #siamo soli.
E allora, nella polveriera Castel Volturno dove, come ricorda
il giornale, si registrano contraddizioni e problemi irrisolti
(a luglio scorso ci fu una rivolta degli africani dopo la
gambizzazione di uno di loro accusato del furto di una bombola
di gas con fiamme e barricate), scatta la provocazione di
Dimitri Russo. ''Ho fatto tuo questo perchè mi auguro che il mio
Comune abbia attenzione vera, perchè qui non è come altrove. qui
siamo in una terra ribattezzata 'Terra di Gomorra', 'terra dei
fuochi'. Una terra degli ultimi, dove non servono tanti
poliziotti per un mese, ma dieci poliziotti o carabinieri in più
di quelli che ci sono, ma per sempre. Mi ascoltino, a Roma.
Aiutino ancora, di più e, soprattutto, meglio Castel Volturno.
io mi accontenterei anche di otto tutori dell'ordine in più, per
metterli sulla strada: come dire, il minimo sindacale''.
Provocazione, dunque, ma multe vere. I clienti, infatti,
vengono puntualmente multati da una pattuglia della polizia
municipale attestata qualche centinaio di metri più avanti;
sanzioni per aver violato un'ordinanza del sindaco per coloro
che intralciano il traffico e che si fermano a contrattare con
Anastasia e Stefania, prestatesi all'iniziativa del progetto
'Lucciole differenti''. Il tutto per una speranza: ''Quella -
spiega Anastasia Petrella - che finalmente Castel Volturno possa
uscire dall'isolamento istituzionale e, quindi, che chi ha
competenza si occupi dei tanti problemi che abbiamo, compreso
quello della prostituzione''.
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