Un nuovo Pertini al Quirinale. E' l'auspicio del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha incontrato i giornalisti dell'ANSA in un forum in Agenzia.
L'ex pm è stato interpellato sui temi del giorno a partire dalle votazioni per il Quirinale che partiranno giovedì al voto greco e alla situazione della sinistra italiana.
Per quanto riguarda il prossimo inquilino del Colle, De Magistris ha sottolineato che a suo avviso "ci vorrebbe un Pertini, magari donna". "I nomi usciti fino ad oggi - ha aggiunto - non vanno bene".
Tra tutti i Presidenti della Repubblica, il sindaco di Napoli, ammette di aver amato "tanto" Sandro Pertini. E a chi gli chiede di fornire un "identikit" sul futuro Capo dello Stato, non fa nomi ("lo brucerei subito"), ma auspica che "come Pertini sappia dare una carica di speranza in momenti simbolici". Insomma un Capo dello Stato che "dia una scossa e una carica". "Spero sia un Presidente della Repubblica che sappia guardare al cuore degli italiani, unire le differenze, che sappia infiammare - aggiunge nel corso di un forum all'ANSA - dai nomi che vedo, non ci siamo. Sarebbe interessante avere una donna".
Il sindaco di Napoli ha attaccato il premier: Renzi - ha affermato "è una delusione". "Mi aspettavo - ha evidenziato - una maggiore vicinanza nei confronti dei sindaci, anche rispetto alle cose che aveva fatto capire quando era ancora a Firenze. Insomma, mi aspettavo più concretezza". De Magistris ha anche detto che a suo avviso il leader Pd "non è di sinistra".
''Ci vuole più unità a sinistra - è il suo invito - ma l'alternativa vera deve venire dal popolo, dai movimenti, dai comitati, dai territori, dando voce a chi non ha avuto voce''. Nel Forum all'ANSA, de Magistris spiega: ''Il mio partito è il popolo, il rapporto con il popolo da' la misura dell'azione amministrativa. Io sto provando a fare la 'rivoluzione' governando''.
Il sindaco ha commentato anche l'esito del voto greco. "'E' nu' juorno bbuono': è una vittoria importante, di un grande leader, che viene dal Sud Europa, ed è l'inizio della nascita di una possibilità di alternativa democratica al sistema dei poteri monetari, bancari, finanziari e anche politici, che hanno negli ultimi anni governato l'Europa e in parte anche commissariato alcuni poteri democratici di taluni Paesi": il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, usa il titolo di una celebre canzone per commentare la vittoria di Tsipras in Grecia.
"Tsipras mi convince nel linguaggio e nella proposta politica - ha aggiunto de Magistris, nel corso di un forum all'Ansa - E' interessante la sua lotta alle oligarchie, al sistema di potere e come lui voglia dare poteri ai senza poteri, voce a chi non ha voce". Per de Magistris, nel nostro Paese gli spazi per un "modello Tsipras all'italiana ci sono e sono tantissimi, soprattutto - ha sottolineato - tenuto conto delle politiche di Renzi degli ultimi tempi che evidenziano in maniera assolutamente chiara come il Presidente del Consiglio non sia uno di sinistra. Ma la strada - ha ammonito de Magistris - non è quella che segue vecchi metodi, per esempio mettendo semplicemente insieme i tanti pezzi a sinistra del Pd".
Secondo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, "non è detto che il candidato alle prossime regionali in Campania debba per forza venire dalle primarie del Pd". Il primo cittadino ne parla nel corso di un forum all'ANSA. "Se questo è il quadro che vedo, l'alternativa potrebbe venire anche da altro", ha sottolineato. "Vediamo cosa accade - ha aggiunto - quello che posso dire è che sosterrò solo un progetto che sia di effettivo cambiamento e innovazione. Si deve mettere in campo qualcosa che possa infiammare la passione di cambiamento".
Infine una 'rivelazione': imprenditori russi volevano comprare alcuni dei simboli, dei gioielli monumentali di Napoli come il Maschio Angioino ed il Castel dell'Ovo. ''Nei primi tempi del mio mandato - ha raccontato - nei momenti di forte crisi per aver ereditato una situazione pesantissima dal punto di vista finanziario si fecero avanti operatori russi e mi proposero l'acquisto di alcuni monumenti simbolo della mia città. Certo, avrei risanato i conti ma avrei abdicato al mio ruolo di valorizzazione anche del patrimonio immobiliare del Comune e sarei passato alla storia con il marchio di chi ha venduto i pezzi migliori di Napoli. Mi venne in mente il film con Totò che vende la Fontana di Trevi...''. ''Mi è venuto da ridere - ha ricordato - li ho cortesemente accompagnati alla porta e li ho invitati a visitarli quei luoghi''.
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