Lavoratori immigrati in piazza il 21 marzo, giorno della visita del Papa a Napoli, per denunciare al Santo Padre la condizione di schiavitù dei loro 'fratelli operai' delle fabbriche tessili di Sant'Antimo e degli altri comuni a nord della città.
Ad annunciarlo in un comunicato i volontari dell'associazione antirazzista 3 Febbraio che invita all'adesione tutti i migranti, profughi e rifugiati costretti a fuggire dalle proprie terre e dalle persone care a causa di guerre e miseria e che qui - denunciano - vengono ridotti in schiavitù da imprenditori senza scrupoli.
''Siamo tenuti in cattività in strutture disumane per settimane, mesi e anni senza sapere quale sarà il nostro futuro - scrivono in un documento - e tante sono le donne che subiscono la schiavitù peggiore: quella di essere costrette a prostituirsi''.
L'appuntamento é per le otto di sabato 21 marzo in piazza Garibaldi. ''Da lì - spiegano gli organizzatori - raggiungeremo piazza del Gesù dove cercheremo di far arrivare a Papa Francesco il nostro messaggio. Fin quando degli esseri umani saranno sfruttati in questo modo, non ci potrà mai essere una società umana e giusta. Insieme con te vogliamo rompere le nostre catene: non più schiavi ma fratelli e sorelle".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA