/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

De Luca, 'tutti i fondi nelle mani di Fitto, è come Churchill'

De Luca, 'tutti i fondi nelle mani di Fitto, è come Churchill'

NAPOLI, 03 maggio 2024, 20:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Duecento miliardi del Pnrr sono nelle mani di Fitto, il Fondo sviluppo e coesione è nelle mani di Fitto, il fondo complementare è nelle mani di Fitto, la Zes unica è nelle mani di Fitto, il fondo perequativo è nelle mani di Fitto. ;C;ome se fosse Churchill, come Camillo Benso conte di Cavour". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento ad un'iniziativa a Napoli sul trasporto pubblico.
    "Invece ;con Fitto - ha detto De Luca - l;';Italia affonderà nella palude burocratica. Non muoveranno una foglia in termini di investimento in ;Italia e nel ;Sud in particolare, sentiamo solo palle;. È chiaro l'imbroglio di cui è portatore il ministro che però si presenta bene;, come un seminarista;. Sembra che noi siamo aggressivi e lui sia buono. Si è fottuto 4 miliardi;, ci credo che fa il buono;".

De Luca, eliminare decontribuzione sarebbe l'attacco più pesante 

"A me non è chiaro nulla di quello che dice Fitto. Se a voi è chiaro, vi chiedo di spiegarmi. Sono stati i media a raccontarci delle decisioni sulla Decontribuzione Sud, sentivamo le voci sulla decontribuzione che verrebbe eliminata. Non sappiamo niente, non conosciamo i testi scritti, non conosciamo i decreti, non conosciamo le carte del Pnrr, non conosciamo niente". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando, a margine di un incontro sui trasporti a Napoli, le parole del ministro della coesione e del Sud Fitto sulla Decontribuzione Sud. "Questo sarebbe - ha detto De Luca - l'attacco più pesante al Sud. La decontribuzione era una misura strutturale e generale, non distingueva le categorie, i giovani, gli anziani, le donne, valeva per tutti gli assunti del sud. Questa sì che era una misura strutturale, quindi dal mio punto di vista bisogna fare una trattativa con l'Europa per renderla permanente questa misura, non per eliminarla. Altrimenti davvero qui al Sud non c'è nessun motivo per venire ad investire per un imprenditore. Guardate l'esperienza della Zes, in cui si è fermato tutto dopo la riforma. Quello che si è messo nel momento sono le zone logistiche semplificate, che sono previste per il nord e vanno avanti".

De Luca,incontro Fsc a giugno, Fitto ora impegnato nelle novene? 

Torna a parlare del mancato accordo sui fondi di coesione, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. E come sempre tira in ballo il ministro Fitto. "Abbiamo mandato due lettere al Governo nazionale con cui abbiamo comunicato che siamo qui, pronti, dialoganti, francescani, samaritani per firmare l'accordo di coesione - ha detto - attendiamo solo di essere convocati a Roma possibilmente non a giugno". "Sarà impegnato nel mese mariano e delle novene ma tutto li resto del mese di maggio cosa ha da fare il ministro Fitto nella sua vita? E perché non ci vediamo questa settimana. Abbiamo un mese bellissimo che può essere utilizzato, tranne gli eventi mariani". Poi aggiunge: "Fitto dice che per litigare bisogna essere in due, sono d'accordo, non si può litigare con le nullità. Da parte del Governo alla Regione Campania sono state chieste solo due cose, le obbligazioni giuridicamente vincolanti per una ventina di opere dei venti anni precedenti".

De Luca, l'autonomia doveva partire dai Lep, ma sono scomparsi 

"L'autonomia è uno dei più grandi disastri che si possa immaginare per l'Italia, un disastro totale. Noi scontiamo anche una doppia distrazione sul tema del trasporto che rimane un argomento tutto sommato marginale rispetto ad altri servizi di civiltà e scontiamo una mancanza di consapevolezza al Sud sull'autonomia, non abbiamo capito bene quale sia il pericolo legato a questa ipotesi di autonomia differenziata". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca durante un incontro sul tema "Trasporto pubblico locale e Autonomia differenziata: quali conseguenze" a Napoli. "L'imbroglio lo stanno facendo con l'autonomia per il settore trasporti - ha detto De Luca - visto che hanno approvato un decreto coesione ma non sappiamo che diavolo ci hanno scritto dentro. Si sono inventati il recupero del fondo di perequazioni, hanno rubato 4 miliardi e ci danno 150 milioni. Avevamo deciso che l'autonomia dovesse partire dai Lep, i livelli essenziali di prestazioni, e io aspettavo la definizione dei Lep, ma hanno costituito una commissione, il sinedrio di 60 luminari e alla fine i Lep sono scomparsi. Quindi ora la perequazione tra Nord e Sud come la facciamo? Il divario di infrastrutture e servizi ai cittadini come lo recuperiamo senza oneri aggiuntivi per lo Stato? Hanno deciso di andare avanti con l'autonomia ma i Lep si faranno tra due anni, quindi andiamo avanti con la spesa storica. Hanno detto tra 10 anni facciamo un bilancio e se le cose non sono andate bene torniamo indietro, ma lo Stato non funziona così, neanche nell'africa subsahariana. La riforma più urgente da fare in Italia è la riapertura dei manicomi, dobbiamo ricoverare il grosso della classe dirigente del Paese, perché questi non stanno bene. E hanno una componente pericolosa, sono arroganti, hanno l'arroganza del potere".

 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza