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Canta Napoli nel mondo, Consiglio Regionale premia Ciro Sciallo

Canta Napoli nel mondo, Consiglio Regionale premia Ciro Sciallo

Il cantautore "riporto in vita gemme dimenticate nostra musica"

NAPOLI, 10 aprile 2024, 15:37

Redazione ANSA

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Nel suo passato ci sono gli incontri con artisti del calibro di Caetano Veloso, Gilberto Gil e Toquinho: una storia musicale, quella di Ciro Sciallo, cantautore partenopeo, che il Consiglio regionale della Campania oggi ha deciso di premiare.
    "Sono da tanto tempo in campo - le sue parole nel corso della cerimonia - alla ricerca delle perle un po' più desuete della musica napoletana. In questi anni sto portando avanti quelle canzoni un po' dimenticate e ho avuto la fortuna di incontri magici con Caetano Veloso, Gilberto Gil, Toquinho negli inizi dei 2000, constatando che anche loro amavano profondamente la canzone napoletana".
    "In questi anni - sottolinea - ho deciso di immergermi in questo patrimonio immenso e di cercare di cogliere queste gemme un po' dimenticate per riportarle al pubblico. Visioni dei luoghi comuni, dell'oleografia, del folclore per far capire al pubblico che Napoli non è solamente questo, ma una città anche molto elegante, raffinata. Un giorno Gianni Minà mi chiamò e mi disse che con l'album "Tra i vicoli dell'anima" avevo rappresentato una bella Napoli, fu allora che capii fino in fondo che forse avevo centrato l'obiettivo".
    Oggi il riconoscimento istituzionale dal Presidente del Consiglio della Campania Gennaro Oliviero e dal consigliere Giuseppe Sommese: "Questa per me - sottolinea l'artista - è una medaglia importantissima. Devo ringraziare la Regione, per una iniziativa che per me è veramente importante, perché i riconoscimenti del pubblico e della televisione vanno bene, ma quando poi arrivano dalle istituzioni è un onore perché rappresentano veramente un territorio, significa che qualcosa di buono si è fatto".
    L'artista che esplora la musica napoletana del passato parla anche della musica di oggi a partire da Geolier: "Dei ragazzi di oggi - spiega - penso molto bene, specialmente di Geolier che ha portato questa musica di Napoli a Sanremo, con grandissimo merito. Forse oggi è stato l'unico che è riuscito ad unire tutta la Napoli in Italia e nel mondo, la Napoli aristocratica e quella popolare. E' un passo della tradizione che continua senza dimenticare le radici".
   

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