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Yara, Bossetti resta in carcere

Yara, Bossetti resta in carcere

Respinta una richiesta di domiciliari in comunità

MILANO, 29 luglio 2015, 09:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Stefano Rottigni)

Massimo Bossetti può restare in carcere, nonostante i suoi avvocati lo descrivano come "gravemente depresso" e ai giudici della Corte d'assise di Bergamo non risulta che il muratore arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio abbia tendenze autolesioniste, nonostante le voci, smentite dai responsabili del carcere, di un suo tentativo di suicidio dopo che, nell'ultima udienza del processo, aveva saputo che saranno probabilmente chiamati a testimoniare due presunti amanti di sua moglie, Marita Comi.

Mentre il consulente della difesa, Alessandro Meluzzi, tracciava un quadro allarmante delle condizioni psico-fisiche del muratore nella relazione allegata alla richiesta dei domiciliari in una comunità, i giudici presieduti da Antonella Bertoja scrivono, nel respingere l'istanza, che "il quadro tratteggiato dal consulente, già di per sé scarsamente indicativo sia dell'esistenza di una specifica patologia, sia di fronteggiare la situazione di difficoltà emotiva all'interno del carcere, non trova riscontro alcuno nella documentazione acquisita".

Del resto, sia il direttore del carcere di via Gleno sia il comandante degli agenti di Polizia penitenziaria hanno escluso che Bossetti avesse compiuto atti autolesionistici (era circolata la voce che il muratore avesse cercato di impiccarsi con una cintura). Avevano raccolto lo sfogo amaro per il comportamento della moglie ma lo avevano descritto come "per nulla affatto incline a gesti anticonservativi. si presenta "in buone condizioni generali" ed è "per nulla incline a gesti anticonservativi". Per la Corte, infine, l'incompatibilità con il regime carcerario "è esclusa da costante monitoraggio dello stato psichico del detenuto che dovrà essere mantenuto e se necessario intensificato". Cosa che difficilmente potrebbe accadere in una comunità. Bossetti, quindi, per l'ottava volta si vede respingere un'istanza di scarcerazione: per tre volte dal gip, due volte dai giudici del Riesame di Brescia e altrettante dalla Cassazione. il muratore è quindi destinato ad attendere la ripresa del processo in carcere. Il dibattimento ricomincerà l'11 settembre con la testimonianza della mamma della ragazza uccisa, Maura Panarese, del padre Fulvio che ricostruiranno quel drammatico pomeriggio in cui Yara scomparve per essere trovata uccisa tre mesi dopo. 

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