Rivedere l'introduzione di
NutriScore, l'etichetta nutrizionale obbligatoria fronte-pacco
che sta studiando la Commissione Europea, è una delle richieste
inserite in un ordine del giorno dell'assemblea dei presidenti
delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province
autonome che si è tenuta oggi a Verona, al Vinitaly.
Altrimenti, se non si ripenseranno le modalità e i tempi di
introduzione, "il pericolo - ha sottolineato il presidente del
Consiglio lombardo Federico Romani - è quello di penalizzare e
danneggiare fortemente quello straordinario patrimonio di
'ecosistemi' produttivi, sociali, economici, occupazionali e
identitari rappresentato non solo dalle filiere produttive delle
eccellenze agroalimentari lombarde e italiane, ma anche da
quelle di altri Paesi mediterranei".
"Nell'ottica di una vera tutela del consumatore, l'etichetta
NutriScore - ha spiegato - deve orientare il consumatore verso
scelte consapevoli, non indirizzarle sulla base di elementi di
tipo ideologico, aiutando i consumatori a scegliere cibi salubri
sulla base di una valutazione seria e imparziale".
Il documento approvato dalla Conferenza rivendica inoltre la
necessità di valorizzare gli ecosistemi produttivi tipici, con
la tutela delle specificità dei territori e con un ruolo chiave
dell'educazione, ad esempio coinvolgendo le scuole, dando
importanza agli istituti tecnici agrari e finanziando corsi
universitari e post-universitari, come Master in tecnologie
agroalimentari e impostando iniziative di orientamento
scolastico e professionale già a partire dai primi anni delle
scuole superiori.
"La ricchezza e la varietà di eccellenze agroalimentari in
Italia va sfruttata come volano per la ripresa - ha aggiunto
Romani -: pensiamo alle straordinarie opportunità economiche e
occupazionali offerte dall'abbinata tra prodotti enogastronomici
di qualità e le variegate caratteristiche geografico ambientali
del Paese, che può diventare meta ulteriormente riconosciuta e
privilegiata per un turismo lento, legato alla cultura e alla
storia, alla riscoperta dei borghi, così come all'agriturismo e
all'enoturismo".
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