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Vessa la moglie e danneggia telefoni, braccialetto elettronico

Vessa la moglie e danneggia telefoni, braccialetto elettronico

Polizia Ancona, per 46enne scatta il divieto di avvicinamento

ANCONA, 19 maggio 2024, 11:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Vessata, insultata e aggredita verbalmente dal marito, ossessionato dalla gelosia, una donna è dovuta scappare di casa e si è rivolta alla polizia per denunciare il coniuge che le ha causato perdurante e grave stato d'ansia e di paura tale da temere per la propria incolumità personale. A carico dell'uomo, un 46enne, è scattata una misura cautelare, eseguita dalla Squadra mobile di Ancona, che prevede il divieto di avvicinamento alla moglie ad una distanza non inferiore a mille con applicazione del braccialetto elettronico.
    L'ordinanza cautelare è stata emanata dal gip di Ancona a carico di un 46enne, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. Dalle indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Ancona, l'indagato avrebbe aggredito ripetutamente e verbalmente la moglie, sottraendole anche i telefoni cellulari, scaraventati a terra e danneggiati, creando in tal modo un clima intollerabile fra le mura domestiche. Dal 46enne ci sarebbero state reiterate minacce, ingiurie che hanno portato a litigi e contrasti anche per futili motivi riconducibili, secondo l'idea dell'indagato, alla gelosia nei confronti della consorte. Da qui la necessità per la donna di allontanarsi dalla casa e di rivolgersi alle forze dell'ordine. All'esito dell'attività info-investigativa, il gip ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica e ha disposto l'applicazione della predetta misura cautelare eseguita ieri pomeriggio dalla polizia.
    Il provvedimento, ricorda la Questura, "costituisce misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui è ammesso mezzo di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva".
   

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