"La situazione è molto grave e
servono risposte urgenti": per questo gli industriali tarantini,
provati da due anni di crisi dell'Ilva e dalle sue ricadute
sull'indotto, chiedono in una lettera al premier Renzi di
intervenire "con poteri sostitutivi agli attuali" almeno "per la
realizzazione di quelle progettualità che maggiormente riteniamo
strategiche''. Il riferimento è a diversi progetti bloccati che
mettono a rischio investimenti Eni e Cementir e bloccano lo
sviluppo del porto.
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