"Prepara i soldi se no la prossima
volta di sparo in testa. Rivolgiti a Cerignola o ad Andria": è
la frase pronunciata in una telefonata ad un imprenditore di
Lavello dopo che il cancello della sua azienda era stato colpito
da decine di proiettili calibro nove. Il particolare è emerso
oggi, a Potenza, nella conferenza stampa in Procura
sull'"operazione Uzi", dal nome della mitraglietta israeliana
usata per danneggiate anche aziende di Melfi prima di chiedere i
soldi. Due gli arresti.
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