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Cucinotta, Gli agnelli possono pascolare film sui confini

Cucinotta, Gli agnelli possono pascolare film sui confini

In sala il film di Beppe Cino con Massimo Venturiello

ROMA, 06 aprile 2024, 13:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"È un film attuale sui confini materiali e spirituali, ma anche un lavoro molto ironico che parla di giustizia, razzismo e integrazione". Così Maria Grazia Cucinotta parla de Gli agnelli possono pascolare in pace di Beppe Cino, già in concorso al Bif&st nella sezione competitiva Italia FilmFest 2024/Nuovo cinema italiano e in sala dall'11 aprile con Draka Distribution.
    Il film dall'animo pugliese, ambientato com'è tra i suoi olivi secolari, racconta la Madonna del paese che appare in sogno ad Alfonsina Milletarì (Cucinotta), una singolare bidella che ama i film di Pier Paolo Pasolini.
    La cosa curiosa è che questa Madonna appare più volte nei sogni di Alfonsina e, parlando con accento straniero, le chiede aiuto perché si trova sepolta sotto un albero di carrube. La bidella si rivolge così al fratello Saverio (Massimo Venturiello), con cui non parla da molti anni, che comincia a scavare senza trovare nulla.
    Ora il problema è che l'albero è esattamente al confine con il terreno dei Malavasi e tra le due famiglie i rapporti sono tesi da tempo. Ma alla fine, dopo tanto scavare, la statua di una piccola Madonna torna alla luce rivelando un inaspettato segreto familiare.
    "Questo film è un giallo metafisico teso al superamento di una cultura ossessionata dal feticcio della proprietà e del confine - dice il regista-. Una ricerca dove la potente leva del sacro porta alla luce antichi misfatti per descrivere un presente succube di pregiudizi che individuano nell'altro, nello straniero, un nemico. Un racconto morale che fa ricorso al realismo magico per affermare che davvero si può cambiare qualcosa. Perché da sempre è il cambiamento la logica profonda di ogni storia".
   

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