Sarà il senato accademico dell'Università di Bari, che si riunirà oggi pomeriggio, a decidere se nell'Ateneo barese vada applicato anche ai coniugi quanto disposto dalla legge Gelmini che esclude che vengano chiamati a insegnare parenti e affini (sino al quarto grado) di un professore appartenente al dipartimento o alla struttura che effettua la chiamata. La questione, che era già stata affrontata nel Codice etico dell'università approvato prima della legge (e che esclude la chiamata per i coniugi), è diventata oggetto di polemica e acceso dibattito visto che - secondo notizie pubblicate dai quotidiani - vi sarebbe da coprire una ottantina di cattedre e sarebbero una ventina i mariti/mogli con i requisiti per entrare. Il senato accademico ascolterà oggi il presidente del collegio dei garanti dell'università, Ugo Villani, che qualche giorno fa aveva contestato il regolamento definito per la chiamata dei nuovi professori che applica alla lettera la legge Gelmini (che parla di parenti e affini ma non esplicitamente del coniuge), ignorando il codice etico della stessa università.
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