"Battere Santoro? Ma no, non si possono paragonare le mele con le pere. Non si può confrontare la mia trasmissione con una che dura un'ora di più. Io posso fare un confronto solo con me stesso. Nella scorsa stagione, ho realizzato il 6% di share media nella versione estiva, il 4,5% in quella autunnale e invernale. Il mio obiettivo è fare meglio del 4,5% e sarà difficile". Nicola Porro torna con Virus - Il contagio delle idee e, dopo aver occupato il venerdì e il mercoledì, da questa stagione passa al giovedì, la giornata che nel palinsesto di Rai2 ha visto per anni un solo conduttore: Michele Santoro. Ora Porro lo troverà come concorrente su La7 al timone della quarta stagione di Servizio Pubblico. "La serata informativa di Rai2 è sempre stata il giovedì - spiega all'ANSA il vicedirettore de Il Giornale -, che ci sia un concorrente importante lo sappiamo. Ce ne siamo fatti una ragione, tanto ormai La7 ha tutti i giorni un talk".
Si parte domani alle 21.10 con la puntata 'Siamo in pericolo', dedicata al fondamentalismo islamico. Ospiti Magdi Cristiano Allam, Gianni Vattimo, Barbara Serra, Pierluigi Battista, Paolo Becchi e collegata da New York Rula Jebrael. Nessun politico. "I politici - sottolinea il giornalista - sono diventati repulsivi per il pubblico, sono vittime dei propri slogan, per questo hanno un ruolo da comprimari nel mio programma". Virus manterrà l'anima di centrodestra, bilanciando Ballarò, l'altro talk di prime time della Rai che avrà un conduttore di altra impostazione come Massimo Giannini. "Sono un liberale - ammette Porro -, pur essendo convinto che un giornalista non debba appartenere ad alcun movimento. La mia impostazione si vede: ho invitato gente che non avremmo mai visto in tv. Ci rivolgiamo al pubblico liberale di centrodestra, che ha solo noi come riferimento". "L'idea - prosegue - è di essere molto più netti, militanti, dando voce agli invisibili, con lo stile non urlato della Rai e il tentativo di capire problemi".
Spazio quindi al fact checking. "Lo voglio potenziare - fa sapere Porro -, anche perché i risultati del primo anno sono stati apprezzati in Europa e li abbiamo portati anche nel cda Rai. Gli ospiti sono avvisati: non possono dire quello che vogliono sfuggendo al controllo". "La seconda cosa rivoluzionaria per la tv è l'integrazione con la rete - aggiunge -. Ci saranno quasi due programmi che si intersecano, uno in tv e uno sul web. Vogliamo portare in tv gli strumenti della rete per analizzare i fatti. Ci sarà una giornalista, Greta Mauro, che viene da La7 e che tenterà di capire quali sono gli argomenti più virali, le parole chiave, gli streaming di maggior successo. Utilizzeremo la 'nuvola delle parole' e sarà una sorta di work in progress".
Nuova scenografia, con tanto bianco, che "supera la rappresentazione scenica postindustriale con operai, piazze, tubi innocenti, e parte da un'idea di società composta da tante minoranze". Resta, invece, la struttura del programma con una prima parte dedicata all'attualità, una seconda in cui si omaggia "il paese più bello del mondo" con le lezioni di Vittorio Sgarbi sulle opere d'arte e una terza sull'Italia che funziona, con l'intervista agli imprenditori di successo. Primo ospite Gianluca Vacchi, della famiglia proprietaria dell'Ima, che è anche uno degli utenti italiani più seguiti su Instagram. L'ospite dei sogni? "Bernardo Caprotti, numero uno dell'Esselunga, che per me è il più grande imprenditore italiano e Giorgio Armani, che rappresenta la bellezza e gli anni Ottanta a cui sono molto legato".
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