"Tante volte distrutto, tante volte
risorgeva; e risorgeva spesso più poderoso" si legge in un
documento di fine Ottocento sul brigantaggio. L'Ottocento è
stato il secolo dei ribelli, la storia di chi, confinato ai
margini, ha fatto delle bande e delle armi i capisaldi di un
movimento coordinato per contrastare i cambiamenti politici in
corso. La mostra-performance Briganti Eleganti (27 marzo-26
maggio), l'arte della moda maschile", patrocinata del ministero
della Cultura, allestita nelle sale Extra Maxxi di Roma,
racconta quel periodo storico attraverso gli abiti maschili, ma
tra i suoi obiettivi, ha anche quello di porre l'accento sui
temi della sostenibilità e dell'upcycling. Il percorso
espositivo, che si avvale della curatela di Stefano Dominella,
della consulenza storica di Bonizza Giordani Aragno, con lo
styling di Guillermo Mariotto, dà vita a una scenografia
disegnata dall'architetto Virginia Vianello e realizzata dallo
scenografo Alessandro Catarinelli. La ricerca storica è avvenuta
negli archivi di Modateca Deanna e Annamode Costumes. Il cuore
pulsante della mostra, pervaso da una colonna sonora composta ad
hoc da Lorenzo Lepore, Luca Valenti e Guillermo Mariotto, è il
corridoio centrale. Quarantacinque creazioni, due filoni
narrativi. Ecco alcuni costumi storici regionali, già in mostra
nell'Expo di Roma del 1911, provenienti dall'archivio del Museo
Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, che oggi fanno parte
delle collezioni del Museo delle Civiltà di Roma, testimoni del
"bello e ben fatto" da cui è nato il made in Italy. In fondo al
corridoio, ecco le tracce di una città dallo spazio e tempo in
continua contrapposizione, teatro di silenti ribelli vestiti con
abiti rubati alla moda maschile contemporanea, come l'anarchia
narrativa di Michele Gaudiomonte, la compostezza ribelle di
Francesca Liberatore, la sperimentazione di Guillermo Mariotto,
l'Alta sartoria di Caraceni, la ricerca sui volumi e sui
materiali di Giovanni Cavagna, l'irriverenza di Diesel, e
giovani appartenenti alla GenZ, ribelli al perfezionismo.
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