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In evidenza
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(di Mauretta Capuano)
CHRISTOPHER PAOLINI, MURTAGH
(RIZZOLI, PP 635, EURO 25). Torna il Cavaliere dei Draghi,
Murtagh, con il suo drago Cattivo e diventa protagonista nel
mitico mondo di Christopher Paolini. A vent'anni dal
sorprendente esordio di Eragon, scritto a quindici anni, Paolini
-che con il ciclo dell'Eredità ha venduto quaranta milioni di
copie nel mondo e due milioni in Italia - ci regala una nuova
avventura tra spade e magia.
I fan lo aspettavano, ma come ha deciso di ritornare a questo
personaggio?
"Murtagh mi è sempre piaciuto tanto e riprendere una storia con
lui protagonista era come tornare a casa. E poi mi sembrava
giusto farlo nel ventesimo anniversario dell'uscita di Eragon"
racconta all'ANSA lo scrittore.
A dargli la spinta verso la scrittura di questa nuova avventura
che sarebbe diventata 'Murtagh', un romanzo di oltre 600 pagine
pubblicato in Italia da Rizzoli in contemporanea mondiale, è
stato un tweet, ricevuto nel 2017, in cui una persona chiedeva:
'Cosa faranno Murtagh e il suo drago da adesso in poi?'
"Questo Cavaliere dei Draghi è un personaggio molto complicato.
Ha avuto un'infanzia difficile e tragica che in un certo senso
lo ha costretto a essere un cattivo e ha abbracciato il ruolo di
mascalzone. Ora che lui e il suo drago Cattivo sono liberi si
trovano difronte a un dilemma: rimanere reietti, entrare
all'interno della società e soprattutto capire se quella società
li accoglierà di nuovo".
Murtagh fa parte del ciclo dell'Eredità però è diverso. Può
essere l'inizio di una nuova saga? "Si, però ufficialmente non
lo ho mai detto. Murtagh è un romanzo a se stante, non fa parte
del ciclo dell'Eredità, ma lo segue. Si può leggere
indipendentemente. Se leggi i romanzi precedenti, certo, ti fai
una idea ancora superiore". Vent'anni dopo Eragon cosa è
cambiato nel personaggio e anche nella sua scrittura? "Si parla
di un personaggio molto diverso da Eragon, con una voce diversa.
Io sono migliore dopo 20 anni. Tornare a quel tipo di mondo non
è stato difficile perché ne ho scritto dai 15 ai 26-27 anni e mi
si è impresso a fuoco tutto".
Come è arrivato a 15 anni a immaginare questo universo. Era
lettore di fantasy? "Da ragazzo ho letto tantissimo, molto
fantasy e anche altre cose. Molti, se non tutti i giovani
immaginano per se stessi delle avventure, delle storie. Io le ho
trasformate in un mestiere, però penso che se tutti quelli che
immaginano queste storie fossero attorniati dai familiari giusti
lo farebbero.
Da dove nasce la passione per i draghi? "Sono uno degli elementi
più antichi della mitologia e leggenda, sono legati alla
creazione del mondo e questo conferisce loro un potere
incredibile che poche altre creature vantano. Sono una versione
più figa dei dinosauro. Volano, sono potenti, sono in grado di
sputare fuoco".
A cosa pensa sia dovuto questo grande interesse per il fantasy?
"Tutte le storie più antiche del mondo sono storie di fantasy.
Più di ogni altro genere ci parla delle paure, delle speranze e
dei sogni dell'umanità. Forse il periodo in cui questo tipo di
storie hanno avuto una minore diffusione è stato quello della
rivoluzione industriale in cui il mondo è stato davanti a un
grande cambiamento tecnologico e quindi la gente si è
concentrata su altre cose. Oggi disponiamo di computer che
consentono di vedere sullo schermo le cose che in precedenza
potevi solo immaginare, puoi vedere i draghi, i trucchi di
magia. I film della Marvel sono di mostri e di dei. Fintanto che
saremo umani continueremo ad avere interesse per queste storie".
La spaventa l'Intelligenza Artificiale?
"È tutto fuorché intelligenza, è un facsimile dell'intelligenza,
non capisce di cosa sta parlando. Può essere uno strumento
utile, ma non siamo per niente vicini a qualcosa di simile
all'intelligenza umana perché non sappiamo come funziona il
cervello realmente".
Ha avuto proposte per un film da Murtagh? "Per ora, siamo ancora
alle prime fasi di un adattamento di Disney Plus della saga di
Eragon in una grossa serie televisiva. Sarò il produttore
esecutivo e parteciperò alla scrittura" dice Paolini, entrato
nel Guinness dei primati come il più giovane autore di una serie
bestseller.
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