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Draghi: 'Ue colmi lacune, non abbassare guardia'

Draghi: 'Ue colmi lacune, non abbassare guardia'

Su Governance, condivisione rischi e politiche per la crescita. 'Correggere conti con misure pro-crescita'

ROMA, 24 maggio 2015, 10:04

Redazione ANSA

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Il presidente della Bce Mario Draghi in una foto di archivio © ANSA/AP

Il presidente della Bce Mario Draghi in una foto di archivio © ANSA/AP
Il presidente della Bce Mario Draghi in una foto di archivio © ANSA/AP

ROMA - Rafforzare la condivisione dei rischi, consolidare la governance comune delle riforme, politiche di bilancio pro-crescita. Così il presidente Bce, Mario Draghi che invita ''non abbassare la guardia: Ue potrà funzionare veramente soltanto se sapremo ovviare alla lacune istituzionali e regolamentari ancora presenti''. Ogni ritardo ''può essere pericoloso''. - Il messaggio di Draghi rimarca come "questi tre obiettivi implicheranno prima o poi un'ulteriore condivisione di sovranità da parte dei Paesi dell'area. Quella che potrebbe apparire una minaccia è in realtà un'opportunità". In primo luogo, spiega il numero uno della Bce, "è necessario rafforzare la condivisione dei rischi privati nell'area dell'euro. L'integrazione finanziaria deve progredire qualitativamente rispetto al periodo pre-crisi per favorire l'accesso delle imprese (grandi e piccole) al credito e potenziare al tempo stesso la capacità di aggiustamento delle nostre economie tramite una maggiore diversificazione. L'unione bancaria ha costituito un passo importante verso questi obiettivi, ma va portata a compimento. Deve ora rapidamente seguire un'unione completa dei mercati dei capitali". E ancora, occorre consolidare la governance comune delle riforme strutturali "lungo due direzioni. Da un lato va esteso ove possibile il ricorso a standard condivisi basati sulle migliori prassi, dall'altro va rafforzato l'approccio nazionale (country specific) nelle altre aree di intervento. Entrambi devono essere parte di un ulteriore processo di convergenza delle nostre economie nella capacità di fronteggiare gli shock e di crescere insieme". In terzo luogo, per Draghi è necessario proseguire il processo di correzione dei conti pubblici nei Paesi con elevato livello di debito "con misure favorevoli alla crescita".

Proseguire il processo di correzione dei conti pubblici "con misure favorevoli alla crescita" nei Paesi "dove l'elevato livello del debito ha compromesso il ricorso alle politiche nazionali di bilancio quale strumento di stabilizzazione macroeconomica". Così il presidente della Bce Mario Draghi in un messaggio inviato a un convegno Luiss a Roma. Draghi puntualizza che "non è stato sempre fatto abbastanza nell'area dell'euro per salvaguardare la capacità di utilizzare la politica di bilancio in senso anticiclico". E sottolinea che "permangono forti divergenze interne in termini di disoccupazione, crescita e produttività" e che "diversi Paesi devono ancora ricondurre le proprie politiche di bilancio su un percorso coerente con la sostenibilità di lungo periodo". In quest'ottica per il presidente Bce è cruciale che la conclusione del processo di convergenza delle politiche economiche e finanziarie si accompagni con "l'avvio di una riflessione approfondita su come procedere verso una più stretta unione di bilancio, sia con riferimento ai processi decisionali comuni riguardanti le politiche fiscali nazionali, sia in relazione alla prospettiva di un bilancio europeo e al rafforzamento dei doveri di responsabilità degli Stati membri"
   

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