Sarà discussa domani la mozione di
sfiducia nei confronti del governatore pugliese, Michele
Emiliano, presentata dal centrodestra due settimane fa, dopo le
inchieste e gli arresti per presunti episodi di voto di scambio
che hanno portato anche alle dimissioni dell'ex assessora ai
Trasporti, Anita Maurodinoia. La mozione, però, allo stato
attuale non sembra avere i numeri per essere accolta: il
centrodestra, infatti, può contare su un numero di voti tra i 18
e i 19 voti, mentre ne servirebbero 26 se tutti i consiglieri
regionali dovessero essere presenti.
Emiliano dovrebbe poter contare sul no del Pd e di Con, di
quattro su cinque consiglieri M5s, Per la Puglia, almeno due
componenti del gruppo Misto e con ogni probabilità dei tre
consiglieri regionali di Azione. Anche se questi ultimi prima
vogliono ascoltare cosa dirà Emiliano sulla loro proposta di
rotazione di dirigenti regionali e direttori Asl.
Sulla mozione è, quindi, atteso anche un intervento in Aula
di Emiliano stesso. Se Azione dovesse votare in favore della
mozione del centrodestra, ipotesi che al momento difficilmente
si realizzerà, gli equilibri in Aula potrebbero cambiare.
Azione, in sostanza, potrebbe diventare l'ago della bilancia, in
base anche al numero di presenti. Voterà con l'opposizione
invece Italia Viva che, però, può contare solo sul voto di
Massimiliano Stellato.
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