BARI - ''È veramente imbarazzante rievocare l'epoca in cui la formazione professionale era una processione di scandali. Il tema strategico del raccordo tra competenze produttive, competenze lavorative e mercato del lavoro era affogato da giostrine affaristiche più utili a formare clientele che a dare diritti e percorsi di futuro. Abbiamo fatto da questo punto di vista una vera rivoluzione''. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, aprendo i lavori dell'Open Day sulla Formazione, una giornata dedicata ai temi dell'offerta formativa pugliese, come l'esperienza degli istituti tecnici specializzati, e dell'incontro di questa con i ''poli innovativi della realtà industriale pugliese, dall'aerospazio alla meccatronica all'agroalimentare''.
''L'85 per cento dei ragazzi che hanno un diploma dei nostri Its trova lavoro. - ha detto Vendola - Abbiamo bisogno di alfabetizzare questo Paese dal punto di vista tecnico-scientifico e la formazione gioca un ruolo fondamentale''.
Secondo il presidente della Regione Puglia ''il discorso non è rimanere incantati su qual è il rapporto fra offerta e domanda di lavoro, ma bisogna rendere la domanda di lavoro sempre più ricca, in modo tale che possa intercettare l'offerta, che ha bisogno sempre più di profili specializzati. Stiamo sviluppando un settore che può crescere a ritmi significativi dal punto di vista dei posti di lavoro. La fabbrica che ho inaugurato a Mola di Bari ha come previsione 1000 assunzioni in cinque anni, ciò significa che ci sono settori che possono assorbire lavoro a condizione che noi usiamo sul serio la formazione professionale per dare le competenze e non per fare malaffare o costruire figure di clienti precari che servono per le campagne elettorali''.
Agli studenti presenti nel padiglione 7 per partecipare all'Open Day Formazione, l'assessore regionale al Diritto allo Studio e alla Formazione Alba Sasso ha ricordato che ''siamo l'ultimo dei 34 Paesi Ocse quanto a numero di diplomi (34%) e lauree (21%). Un Paese senza istruzione - ha detto - non va da nessuna parte. Oggi per ogni mestiere, per ogni professione c'è bisogno di un surplus di sapere. E tutto il sistema dell'istruzione e della formazione deve essere basato sulla qualità. Il bilancio di questi anni è buono: contrasto alla dispersione scolastica passata dal 34% del 2005 all'attuale 17%, abbiamo investito nell'alta formazione, negli I.T.S. e poi nel raccordo fra scuola e lavoro''.
Tra le principali politiche formative della Regione Puglia c'è ''Diritti a scuola'', che in 5 edizioni ha coinvolto circa 245mila ragazze e ragazzi, ''Ritorno al Futuro'' per finanziare con 209 milioni di euro i master di 14mila giovani laureati pugliesi, altri 45 milioni di euro per le borse di dottorato di quasi 1.000 laureati pugliesi. Agli interventi istituzionali ha fatto da cornice l'ironia degli attori Antonio Stornaiolo ed Emilio Solfrizzi. La giornata dedicata alla formazione è proseguita con una tavola rotonda dal titolo ''Un ponte reale tra formazione, innovazione e lavoro: ITS, Poli Tecnico Professionali, Università e Imprese'', con la partecipazione dell'assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone, che ha sottolineato lo ''strumento di piena occupazione'' rappresentato dall'esperienza degli Its in Puglia.
In collaborazione con: