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Come diventare wedding planner: la parola all'esperto

Come diventare wedding planner: la parola all'esperto

Tutti i segreti per avviare una professione che, in Italia, è in piena ascesa.

28 luglio 2014, 14:50

Redazione ANSA

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Jennifer Lopez wedding planner di successo in 'Prima o poi mi sposo ' accanto a Matthew McConaughey - RIPRODUZIONE RISERVATA

Jennifer Lopez wedding planner di successo in  'Prima o poi mi sposo ' accanto a Matthew McConaughey - RIPRODUZIONE RISERVATA
Jennifer Lopez wedding planner di successo in 'Prima o poi mi sposo ' accanto a Matthew McConaughey - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Sogni davanti alla tv di diventare anche tu un famoso wedding planner? Il sostegno che tutte le spose vorrebbero al loro fianco? Bene, se questo è il tuo obiettivo inizia a prepararti a dovere: non è tutto un gioco di lustrini. Anzi. A spiegarlo a Skuola.net è il più famoso dei wedding plannerEnzo Miccio ha fatto letteralmente scuola, portando in Italia quello che nei Paesi anglosassoni è un mestiere più che collaudato: l’organizzatore di eventi. Il wedding planner: colui che tutto sa sull’organizzazione di eventi. Ma andiamo per ordine.

ORGANIZZARE EVENTI E’ DAVVERO COSI’ DIVERTENTE?
Ecco, inizierei subito con il dire che si tratta di un lavoro. Può anche essere divertente ma quello che i ragazzi vedono in tv, nei miei programmi, è solo una minima parte: è ovvio che in 10-12 mesi di lavoro al fianco di una sposa , si vadano a scegliere per i 50 minuti del programma tv i momenti più esilaranti, più commoventi, più belli. Ma a monte c’è un serissimo lavoro di coordinazione e professionalità

COME SI DIVENTA WEDDING PLANNER?
Essenzialmente con la gavetta. Poi si può pensare di seguire corsi di formazione per capire di che cosa si tratta ma io sconsiglio vivamente a chiunque di aprire un’agenzia di wedding planner subito dopo il corso. Serve prima lavorare nel settore: anche in albergo, in un ristorante, al fianco di chi fa composizioni floreali o organizza eventi in generale. Qualunque cosa purché dia il senso dell’organizzazione: che faccia capire che cosa significa lavorare per la buona riuscita di un evento. La teoria è importante, io stesso ho fondato un’accademia, ma di certo non basta.

LA ENZO MICCIO ACADEMY?
Sì, svolgo corsi di formazione per manager di organizzazione eventi, wedding planner, consulenza di make up per la sposa, scenografia per eventi e personal coach. Ho fondato la Enzo Miccio academynel 2009 e sono state tante le soddisfazioni.

CHI SI RIVOLGE A TE PER I CORSI?
Si va dalla ragazza giovanissima, appena uscita dalla scuola superiore, alla pensionata che vuole rimettersi in gioco. C’è di tutto e io , a tutti, dico che non si tratta di riempire tempi vuoti ma di una vera e propria professione

CHE VUOL DIRE?
Il primo insegnamento che voglio dare a chi frequenta i miei corsi è che il wedding planner è un lavoro a tutti gli effetti. Molto più impegnativo di quanto si pensi. In tanti mi chiedono: si lavora anche di domenica? E io mi chiedo come si possa pensare ad una domanda simile. Certo che si lavora di domenica, quando vuoi lavorare organizzando matrimoni?

E LA VITA PRIVATA?
Non resta molto spazio per quella, va detto subito. Io sono sempre al telefono, reperibile 365 giorni l’anno. Lavoro anche nel fine settimana perché non poteri demandare niente a nessuno: è il mio lavoro e per me si tratta sempre di gavetta. Non poteri immaginare di non essere presente il giorno del matrimonio dopo aver organizzato tutto. Non si fa un film senza il regista.

E’ VERO CHE IL WEDDING PLANNER E’ IL CONFIDENTE DELLA SPOSA?
Non dovrebbe ma poi alla fine è così. Intendiamoci, organizzare un evento vuol dire innanzitutto coordinare fornitori e collaboratori di ogni genere. Poi è chiaro che per capire che cosa vuole o sogna la sposa devi conoscerla, sapere che cosa vuole e che cosa si aspetta. Io la faccio parlare, senza interromperla e soprattutto cerco di capire a chi sia indirizzato il matrimonio.

IN CHE SENSO?
Spesso si pensa che il matrimonio debba piacere agli sposi. Non è proprio così: deve piacere agli invitati, sono loro che ne decretano la buona riuscita. Quindi devo sapere per tempo l’età degli ospiti per scegliere il cibo, la musica e gli addobbi. Un mix tra quello che vuole la sposa e quello che potrebbe piacere agli inviati.

UN ESEMPIO?
Se il matrimonio è tradizionale con gli amici del papà della sposa, ad esempio ultra sessantenni, non posso pensare alla cucina fusion, al sushi o al dj in voga a Londra.

CHI PUO’ PERMETTERSI UN WEDDING PLANNER?
Tutti. Ce ne sono per tutte le tasche, non bisogna per forza spendere un occhio della testa o pensare che il wedding planner organizzi solo mega eventi: ognuno risponde alle esigenze del proprio cliente. Nei Paesi anglosassoni questo lavoro è ben avviato: in Italia ancora no ma è di sicuro in crescita.

QUANTO TI PIACE QUESTO LAVORO?
Da matti! Per riuscire a dedicargli tempo e passione, devi averlo nell’anima. E’ faticoso e impegnativo ma, se lo fai bene, le soddisfazioni sono assicurate.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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