Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ecco i padiglioni dell'Expo

Ecco i padiglioni dell'Expo

Cinquantatre stati avranno un loro edificio, record assoluto per un'esposizione universale

31 ottobre 2014, 15:35

Redazione ANSA

ANSACheck

Cina Terra di speranza, cibo per la vita - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cina Terra di speranza, cibo per la vita - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cina Terra di speranza, cibo per la vita - RIPRODUZIONE RISERVATA

''Ad oggi abbiamo montato 12.500 tonnellate di carpenteria, quasi due volte la torre Eiffel': Romano Bigozzi - il decano del cantiere - è la persona più adatta per fare un punto sui lavori di Expo a sei mesi esatti dall'inaugurazione, il 1 maggio 2015. Lui - che ha iniziato lavorando alla diga del Vajont e da allora si è occupato in tutto il mondo di grandi opere, inclusa l'alta velocità Milano Bologna - è entrato a Expo nel 2009 ''quando qui era tutto erba'' e ha man mano visto il cantiere animarsi, nonostante la burocrazia (che è stata ''la difficoltà maggiore''), il cattivo tempo, e le vicende politiche e giudiziarie di cui non vuole parlare.

Preferisce rimanere sul lato che conosce meglio quello del cantiere, dove adesso lavorano 1.050 imprese e 1.800 persone, ''una Beirut''. I turni sono serrati: nella parte dove le realizzazioni sono più indietro, cioè il Padiglione Italia (che include il cardo, cioè la strada di 450 metri che attraversa il sito da Nord a Sud, Palazzo Italia e tutti gli edifici del nostro Paese) si lavora ventiquattro ore al giorno; nel resto del cantiere i turni sono di venti ore al giorno. Lungo il Decumano, la via lunga 1700 metri che attraversa il sito da Est a Ovest, sono in costruzione i padiglioni delle singole nazioni e già si vedono alcune strutture, come quella a rombi di legno del Cile, o lo scheletro in metallo di quella d'Israele. Quarantasei Stati sono già al lavoro in cantiere, e alla fine saranno almeno 53 con un loro edificio, record assoluto per un'esposizione universale.

L'obiettivo è che concludano tutto entro la fine di marzo, inclusi gli allestimenti interni. Lungo il decumano - completamente ricoperto da vele che terranno i visitatori al riparo da sole e intemperie - si trovano anche i 9 cluster in cui sono ospitati, in base a un tema (come caffè o spezie) le nazioni che non hanno costruito una loro struttura. E poi ci sono gli edifici con i servizi, come i ristoranti. All'ingresso ovest si intuiscono le forme dell'Expo center che ospiterà uffici di rappresentanza, Rai e sala congressi e del Padiglione zero, sorta di 'museo' che introduce al tema dell'Expo (Nutrire il pianeta - energia per la vita). Ha preso forma ormai anche l'anfiteatro, per gli spettacoli all'aperto ed è quasi finito il lago, dove ora saranno posizionate 60 colonnine per gestire i getti d'acqua, con una arena che potrà ospitare 10 mila persone. Se al centro del lago ci sarà o meno l'albero della vita - la struttura di 35 metri che dovrebbe essere l'icona del Padiglione Italia, e che è al centro di polemiche - Bignozzi non lo dice, preferisce ricordare i 180 mila metri quadrati di strade finite, cioè quanto una dozzina di chilometri di autostrada, mostrare i lavori alla Cascina Triulza che ospiterà il terzo settore, spiegare che la maggior parte dei lavori per i Paesi sono fatti da aziende italiane, citare i 400 mila chili di vernice utilizzati, grazie a cui un'azienda in difficoltà ''non ha chiuso e ha mantenuto tutti i dipendenti. Nella notte dell'8 novembre, poi, sarà posizionata la passerella che unisce l'Expo alla zona di Cascina Merlata passando sopra all'alta velocità e all'autostrada. Certo da fare ancora c'è tanto ma Bignozzi è ottimista. ''Quando finiremo? Sicuramente il 30 aprile - sorride -, ma anche qualche tempo prima perché a un mese dall'apertura dovremo fare le prove''

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza