"La giustizia ha fatto il suo
corso, il sostituto procuratore generale della Corte di appello
di Perugia stamani ha chiesto l'assoluzione per il reato di
abuso d'ufficio che mi aveva portato alla sospensione dalla
carica di sindaco di Norcia": a dirlo all'ANSA, al termine
dell'udienza, è lo stesso Nicola Alemanno, che adesso annuncia
la sua ricandidatura per la fascia tricolore della città di San
Benedetto.
"La sentenza - racconta Alemanno - è attesa per il prossimo
21 maggio e fino ad allora resterò sospeso dall'incarico per
effetto della legge Severino, ma moralmente mi sento sollevato
da quella decisione data la richiesta odierna del sostituto
procuratore generale".
Il processo di appello che si è svolto martedì mattina è
quello per la vicenda della casetta della Pro loco di Norcia,
per la quale Alemanno era stato condannato a un anno e dieci
mesi per abuso d'ufficio e falso dai giudici del tribunale di
Spoleto. Il reato di abuso d'ufficio aveva fatto scattare
automaticamente la legge Severino e quindi la sospensione dalla
carica di sindaco. "Adesso - spiega l'amministratore - si dovrà
attendere il pronunciamento della sentenza, ma sono fiducioso
che verrà accolta la richiesta di assoluzione avanzata dal
pubblico ministero".
"Intanto - aggiunge Alemanno - inizierò la mia campagna
elettorale per chiedere ai miei concittadini di nuovo la loro
fiducia per continuare a guidare il nostro Municipio". "In
questi anni ho speso tutta la mia vita per Norcia, impiegando
ogni mia energia per accelerare il più possibile la
ricostruzione post terremoto, ma il lavoro non è ancora
terminato e desidero farlo ancora da sindaco della mia città",
sottolinea Alemanno.
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