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Intelligenza artificiale ed etica, il ceo di Cisco dal Papa

Intelligenza artificiale ed etica, il ceo di Cisco dal Papa

Big dell'It firma la carta vaticana che parla di "algoretica"

CITTÀ DEL VATICANO, 24 aprile 2024, 10:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli sviluppi delle nuove tecnologie per consentire ai detenuti di avere "una finestra aperta sul futuro" e la preoccupazione dell'interazione degli algoritmi sulla vita dei giovani sono le principali questioni affrontate questa mattina nell'udienza del Papa con Chuck Robbins, Presidente e Ceo di Cisco, con mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita e della Fondazione RenAIssance, e padre Paolo Benanti, professore di Etica delle tecnologie presso la Pontificia Università Gregoriana, direttore scientifico della Fondazione RenAIssance nonché membro dell'Advisory Body on Artificial Intelligence della Nazioni Unite.
    Cisco è in Vaticano per la firma della "Rome Call" la carta vaticana che parla di "algoretica", ovvero della applicazione dei principi e valori etici alle nuove tecnologie. Un documento che ha già convinto altri big dell' "It" e i rappresentanti delle religione monoteiste, ebrei e musulmani. Sono pronti a firmare la 'carta' anche i leader delle religioni orientali che si vedranno a luglio a Hiroshima, "un luogo simbolico per ribadire che mai più la tecnologia deve essere usata come strumento di distruzione", ha sottolineato padre Benanti.
    "Siamo molto contenti che Cisco abbia aderito alla Rome Call perché è un'azienda che riveste un ruolo cruciale come partner tecnologico per l'adozione e l'implementazione dell'intelligenza artificiale offrendo competenze per l'infrastruttura, la sicurezza e la protezione dei dati e dei sistemi di AI", ha affermato mons. Paglia. "Quando nel 2020, per la prima volta, abbiamo proposto all'attenzione mondiale la necessità e l'urgenza di chiedere un'algoretica, ovvero un'etica nella progettazione degli algoritmi che stanno alla base dell'intelligenza artificiale, abbiamo compreso immediatamente che i tempi erano maturi", ha proseguito mons. Paglia. "Oggi sappiamo che l'AI non è più un argomento di settore, e riflettere sull'etica del suo sviluppo è urgente più che mai".
    Prima di Cisco il documento è stato già sottoscritto da player tecnologici internazionali quali Microsoft e Ibm, da istituzioni come Fao, da molti atenei del mondo, da aziende e da privati.
    "L'intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente il nostro mondo, presentando grandi opportunità, ma anche nuove sfide. Per quasi 40 anni Cisco ha costruito le reti che connettono persone e organizzazioni in tutto il mondo e oggi stiamo costruendo le infrastrutture critiche e le soluzioni di sicurezza che alimenteranno la rivoluzione dell'Ai", ha dichiarato Chuck Robbins, Presidente e Ceo di Cisco. "I principi della Rome Call sono in linea con la convinzione di Cisco che la tecnologia debba essere costruita su una base di fiducia ai massimi livelli, al fine di promuovere un futuro inclusivo per tutti".
    "Uno degli elementi fondamentali per affrontare le trasformazioni dell'AI - ha sottolineato padre Benanti - è l'abilitazione delle sue capacità, che stanno rapidamente avanzando e stanno trasformando molti settori. Per abilitare le capacità di AI in modo etico, è necessario agire in più direzioni: sviluppare data set di grandi dimensioni, di alta qualità e imparziali per addestrare i modelli di IA; dare accesso alle infrastrutture informatiche; costruire competenze di AI; stabilire quadri di governance per gestire lo sviluppo dell'AI; e che i sistemi di AI siano trasparenti, responsabili e allineati con i valori umani. La firma odierna di Cisco della Rome Call for AI Ethics rappresenta un passo avanti in questo processo".
   

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