(ANSA) - NAPOLI, 6 NOV - E' il 1964 e nell'Italia del boom economico, che punta a entrare tre le prime potenze del mondo, c'è chi non dimentica gli ultimi. E' Sabina Santilli, una donna sordocieca che da anni sta tessendo quello che lei chiama il "filo aureo della buona amicizia", contattando sordociechi in tutta Italia per convicerli che possono uscire dall'isolamento e avere una vita normale.
Proprio a quei legami intessuti si ispira la Santilli quando, il 20 dicembre di quell'anno, fonda la "Lega del filo d'oro".
L'associazione mette al centro la persona e non la disabilità, cambia la prospettiva e oggi, 50 anni dopo, fa lo stesso lavoro, con mezzi tecnologici migliori e con sedi in tutta Italia. Ma con lo stesso spirito. Uno spirito che viene raccontato nella mostra "50 anni di storia d'Italia, per filo e per segno" che da oggi e fino al 9 novembre, fa tappa al Pan di Napoli. Attraverso la collaborazione con l'Agenzia ANSA, la Lega espone il suo archivio fotografico intrecciandolo con quello dell'agenzia, per raccontare, in 28 pannelli e 164 foto, la propria crescita, legandola alla storia del Paese.
Si parte dalla Santilli e da un'immagine della neonata linea 1 della Metropolitana di Milano, per toccare momenti gioiosi e drammatici della memoria condivisa del Paese, dall'alluvione di Firenze al referendum sul divorzio, dai tronfi ai Mondiali di calcio del 1982 e del 2006, fino a Mani Pulite e al Giubileo del 2000. "Un percorso per immagini - spiega Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d'Oro nel corso dell'inaugurazione della mostra - per far conoscere l'attività della Lega del Filo d'Oro e il suo legame con il Paese. Un legame sottolineato anche dalla consapevolezza che quanto abbiamo fatto lo dobbiamo a capacità di attrarre sostenitori in tutta Italia: oggi sono circa mezzo milione e ci aiutano a guardare con fiducia al futuro".
Il percorso espositivo mostra, sottolinea Alfonso Di Leva, responsabile della sede della Campania dell'ANSA, "il lavoro sulla persona che la Lega fa quotidianamente, pensando agli ultimi, raccontata con la forza che solo le immagini sanno dare".
La mostra è divisa in cinque sezioni, ognuna per un decennio.
Gli anni dal '64 al '74 illustrano la costruzione della Lega, il decennio successivo il suo consolidamento e quello fino al '94 la sua espansione "che culmina con il discorso del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel capodanno del 1994, quando portò la Lega ad esempio di impegno", ricorda Bartoli.
C'è poi il percorso fino al 2004, caratterizzato dall'affermazione della Lega e quello fino al 2014, definito "del futuro".
"Migliaia di persone - spiega Bartoli - si sono rivolte a noi e le richieste aumentano: la nostra capacità di accoglienza è aumentata ma si tratta di una corsa impari. Ci sono però le premesse per dare risposte sempre più ampie e concrete nei prossimi 50 anni". (ANSA).